Lunedì 10 ottobre 2011 ho partecipato al primo convegno presentato da BancaFinanza.
Sono abbonata a questo giornale da più di un anno e lo trovo davvero interessante. Il target a cui si rivolge non è quello degli studenti, ma apprezzo il suo taglio molto pratico e la profondità con cui vengono affrontate le diverse questioni. I suoi articoli mi stanno aiutando parecchio per preparare gli ultimi esami della specialistica e credo saranno utili quando entrerò nel mondo bancario.
Anche il convegno mi è sembrato ben organizzato.
Era suddiviso sostanzialmente in 3 momenti.
Nella prima parte della mattinata sono stati introdotti gli argomenti che sarebbero stati affrontati durante la giornata.
Si è parlato dell'evoluzione del rapporto tra banche e PMI, di ciò che dopo questa crisi è cambiato o deve cambiare. "Le imprese dovranno confontarsi con un mercato del credito più selettivo, che si sposterà dalla valutazione del merito creditizio alla valutazione della meritocrazia creditizia dei soggetti da finanziare".
In questo momento, dopo anni in cui lo sviluppo a livello mondiale ha tenuto poco conto delle caratteristiche del sistema industriale italiano, si cerca di puntare sui punti di forza del nostro sistema di PMI.
Il Presidente di Assolombarda, A.Meomartini, con molto ottimismo ha sottolineato la vivacità delle imprese italiane e il ruolo delle associazioni nel contribuire al loro sostegno e ad un miglior dialogo col sistema bancario
E' stato poi sottolineato dai relatori l'importante ruolo dei Confidi, riconosciuto anche dal Comitato di Basilea: oltre a fornire garanzie finanziarie, grazie alla loro prossimità ai clienti, possono costituire un canale di valutazione del merito creditizio delle imprese complementare a quelli adottati dalle banche. Le informazioni qualitative, che devono essere considerate a fianco delle informazioni quantitative e andamentali, nascono dalla prossimità alle imprese.
Alcuni relatori, tra cui il Direttore Generale dell'ABI G.Sabatini, hanno evidenziato i problemi che derivano dall'innalzamento dei tassi di interesse: l'aumento dello spread btp-bund si traduce in un aumento dei costi di raccolta per le banche, il che si traduce in un aumento del costo di finanziamento delle imprese.
Nella seconda parte della mattinata si è svolta una interessante Tavola Rotonda.
Il Presidente dell'istituto Piepoli ha presentato i risultati della ricerca " Banche arroccate in difesa " .
Il tema centrale della relazione e del successivo dibattito è stata la fiducia, delle PMI nella propria banca (che secondo la ricerca era alta), delle PMI nel sistema bancario (che secondo la ricerca era relativamente bassa), delle banche nelle PMI.
Anche in questa parte del convegno i relatori hanno sottolineato il ruolo delle associazioni industriali e dei confidi nell'agevolare un miglior dialogo tra le imprese e gli intermediari finanziari, attraverso il tentativo di migliorare il flusso di comunicazioni tra i due soggetti e alimentare la fiducia reciproca.
Dopo una breve pausa pranzo, nel pomeriggio si sono svolti parallelamente tre Workshop:
- I Confidi quale veicolo di sostegno alle imprese
- Gestione della tesoreria nelle PMI
- L'accesso al credito delle PMI: la soluzione Factoring
Io ho partecipato al secondo workshop.
Dagli interventi dei relatori è emerso sotanzialmente che una corretta gestione della tesoreria consente alla imprese di migliorare gli indicatori di bilancio e quindi di accedere più agevolmente al credito.
Le banche stanno predisponendo per questo prodotti finanziari che puntano al rafforzamento delle imprese e alla gestione delle problematiche legate alla liquidità.
M.Mercanti, Direzione Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha sottolineato come la sua banca si stia muovendo proprio in quest'ottica, come per le imprese sia necessario cercare l'efficienza e il rafforzamento patrimoniale.
Un'ottima opportunità per le PMI è rappresentata dalle aggregazioni, che consentono di aumentare le possibilità organizzative e le risorse da dedicare alla creazione di staff adeguati, anche per la gestione della tesoreria. "I distretti e le reti non saranno la soluzione a tutti i problemi, ma sicuramente sono una forma innovativa, sui cui costrire modelli di offerta finanziaria".
Come sempre non mi sono pentita di aver partecipato a questo convegno.
Non tutti comprendono questo mio modo di operare. Alcuni sostengono che sono una studentessa e dovrei restare nel mio ambito, senza superarne i limti.
Per me invece ascoltare gli interventi di relatori di altissimo profilo, su questioni vicine agli argomenti affrontati nelle aule universitarie, rappresenta una fonte di arricchimento alla quale non rinuncio.
Fra qualche mese la vita da studentessa finirà... e quello che conterà, credo, non saranno solo le pagine lette per preparare gli esami e le slide delle lezioni, ma conterà anche tutti ciò che in questi anni, soprattutto in quest'ultimo, sono riuscita a cogliere, anche grazie ad eventi come questo.
Il rapporto banca-impresa è un tema che mi interessa moltissimo. A lezione viene affrontato in modo molto molto limitato, per esigenze didattiche, per la struttura del mio corso di laurea e per l'eccessiva ampiezza e dinamicità degli argomenti che ad esso sarebbero legati (credo per esempio che sarebbe difficile realizzare un esame universitario sul rapporto banca-impresa).
Ecco perchè, quando mi è possibile, cerco di partecipare ad eventi come questo.
Di studenti è vero ce ne sono pochi. A me, però, fa molto molto piacere esserci.
Non so chi pensi che uno studente 'debba stare al suo posto' nei banchi dell'Università, ma so per certo che è sbagliato. Continua a frequentare i convegni senza dimenticar, ma forse lo avrai già notato, che la caratteristica di tutti i convegni è l'assenza di una sincera autocritica e la presenza di una insistita patina di zucchero velato anche su temi come questo che meriterebbero anche ammissioni di colpa, come base per il desiderio di migliorare. Purtroppo i convegni hanno sponsor e gli sponsor fanno vetrina. La rete, a cui tu appartieni di diritto con questo tuo blog, contiene più realismo e più sincerità.
RispondiEliminaFB
Grazie per il commento!
RispondiEliminaCerto i convegni sono anche una occasione per i relatori per parlare bene della società o banca che rappresentano... e sicuramente lo zucchero velato c'è.
Però sicuramente ascoltare gli interventi di esperti e di persone che vivono dentro la banca arricchisce molto, soprattutto quelli di quei relatori che dicono cose meno ovvie.. sentire le loro parole e provare a ragionarci su (cercando anche lo zucchero velato) credo sia importante per imparare a pensare, su argomenti che mi interessano e spero di poter approfondire ancora...