martedì 31 gennaio 2012

Impresa in rete e Banca per crescere - Accordo Assolombarda-BNL



Oggi ho partecipato al convegno "Impresa in rete e Banca per crescere" organizzato a Milano presso la sede di Assolombarda.
Durante l'incontro è stato siglato un Accordo tra BNL e Assolombarda per il finanziamento delle imprese in rete a condizioni agevolate.

Dagli interventi del moderatore Luca Orlando, di Alberto Meomartini, Presidente di Assolombarda, e degli altri relatori ho potuto cogliere importanti spunti, pur non essendo nè un'imprenditrice nè una responsabile imprese di qualche banca.

Dopo una interessante analisi del contesto macroeconomico e del sistema delle piccole medie imprese italiane, da parte di Giovanni Ajassa (Responsabile Ufficio Studi BNL), l'avv. Franco Casarano si è soffermato sugli aspetti giuridici del contratto di rete, contratto tra più imprese (quindi non un ente e senza personalità giuridica), aperto, con lo scopo di perseguire crescita e innovazione. "Il cuore del contratto di rete è rappresentato dal programma di rete".
Proprio il programma di rete è l'elemento principale su cui si basa la finanziabilità delle reti d'impresa, come ha affermato il Direttore Divisione Corporate di BNL, Paolo Alberto De Angelis. Il progetto, sempre secondo l'intervento di De Angelis, deve essere concreto, sostenibile e portare benefici tangibili alle imprese, anche a livello contabile. Il relatore ha sottolineato che la banca è intervenuta sui suoi sistemi di rating, considerando per le imprese in rete, con progetti validi, un miglioramento del punteggio, inserendo nei modelli la considerazioni delle prospettive future per tali imprese.

Durante l'incontro si è parlato di alcuni bandi dedicati alle imprese che costituiscono Reti (Bando Ergon e Bando con i fondi BEI).
L'accordo siglato con BNL riguarda la possibilità di ottenere finanziamenti agevolati, con uno sconto sugli spread, per le imprese in rete.

Il Vicepresidente di Assolombarda, Giorgio Basile, ha riflettuto sulla necessità di sviluppare una cultura "del fare le cose insieme" tra gli imprenditori italiani, soprattutto delle PMI, caratterizzati spesso da uno spirito individualistico e poco inclini a collaborare con altri.

Le reti d'impresa sono uno degli strumenti che possono consentire, se ben implementate, di aumentare il grado di internazionalizzazione e la dimensione delle imprese italiane.
In questo periodo congiunturale, le difficoltà delle banche si stanno trasferendo sulle imprese italiane, il cui debito è costituito per il 92% da debito bancario.
Anche oggi per qualche minuto c'è stata una breve diatriba sul rallentamento del credito alle imprese: sono le imprese che non investono e quindi non chiedono finanziamenti, anche per gli elevati spread (tesi delle banche) o le imprese chiedono e non ottengono finanziamenti per i loro progetti di investimento (tesi degli industriali)? 

Con questa domanda chiudo questo mio breve post.

In questi anni di università ho sviluppato un forte interesse sul tema del rapporto tra il sistema bancario e il sistema imprenditoriale. Per questo, quando mi è possibile, cerco di partecipare a questi eventi.
Sono solo una studentessa, per ora, ma credo che questi convegni facciano parte delle tante piccole grandi cose che sto raccogliendo nel mio bagaglio. Spero di poterle utilizzare al più presto, quando entrerò nel mondo del lavoro :)