martedì 15 marzo 2011

Buon Compleanno ITALIA!




150 anni.
Un secolo e mezzo. 

BUON COMPLEANNO ITALIA!












Il compleanno è tempo di memoria.

Il Nostro Paese ha moltissime cose da ricordare. L'Italia unita esiste da 150 anni... una storia lunga. 150 di luoghi, 150 anni di eventi, 150 anni di persone, 150 anni di emozioni, 150 di difficoltà, 150 anni di vita... 150 anni di Italia....




Il compleanno è tempo di auguri.

Si possono augurare tantissime cose alla Nostra Italia.
Io Le auguro di riuscire a superare sempre tutte le difficoltà, Le auguro di tornare ad essere uno dei Paesi più importanti ed influenti del mondo, Le auguro di continuare a porre le basi per la grande Europa Unita, Le auguro di avere Pace... Auguro all'Italia di non perdere mai la speranza, di riuscire ad investire sulla gente che abita in questa penisola... sì la gente... e soprattutto i giovani. Auguro all'Italia di crescere, ma di non invecchiare mai! Auguro all'Italia di comprendere, di accogliere, di trasmettere e di essere. Auguro all'Italia di sognare!





Auguri Italia!! Buon Compleanno ITALIA!



Sono orgogliosa di essere Italiana. Siamo un grande Paese e non solo in questo 150° anniversario il Tricolore deve essere sventolato!

Sicuramente l'Italia ha alcuni difetti e deve superare tanti piccoli e grandi problemi, ma sono sicura che ha in sè la forza per farlo... deve mettersi in gioco...perchè la Storia Italiana possa continuare!

L'importante è non dimenticare mai una cosa: l'Italia siamo noi, siamo tutti noi! Soltanto dando il meglio di noi stessi nello studio, nel lavoro, nella famiglia, nella vita l'Italia crescerà e sarà sempre la Nostra Grande e Bella Italia!
 

giovedì 10 marzo 2011

Credito alle imprese in tempi di instabilità. Occorre un ripensamento nei criteri di valutazione del rischio?

Alétheia - 8 Marzo 2011 




Presso la sede di via Pantano di Assolombarda si è tenuto un confronto su un temi sicuramente attuali e di grande interesse.

La giornata dell'8 Marzo 2011 è stata divisa in due momenti: la mattinata ha visto come Chairman il Prof. Francesco Cesarini mentre la discussione del pomeriggio è stata guidata dal Prof. Marco Vitale.

Gli interventi dei relatori si sono concentrati sul tema delle relazioni tra banche e imprese e in particolar modo sulle caratteristiche e i limiti delle diverse metodologie di valutazione del rischio di credito, cercando di rispondere alla domanda presente nel titolo del convegno: occorre un ripensamento?

In modo quasi unanime è stata sottolineata la necessità di affiancare alle valutazioni basate su metodologie statistiche ed algoritmiche anche una analisi di tipo esperienziale.

Il Prof. Rebuffo ha in particolare descritto le due componenti che entrano in gioco nella stima del merito di credito:
- il rischio di ciclo, legato alle caratteristiche della competitività del ciclo economico e quindi predicibile, al quale è possibile applicare le tecniche dell'inferenza predittiva
- il rischio idiosincratico, ovvero il rischio non predicibile, improvviso.
L'attività delle medie e piccole imprese, concentrata sostanzialmente in mercati di nicchia, ha un rischio idiosincratico superiore rispetto all'attività delle grandi imprese. Com'è possibile intercettare i fattori di rischio legati all'innovazione, alla flessibilità, al riposizionamento sul mercato e proiettarli sul futuro? Il rating riesce a proiettare fattori stabili e nemmeno la semplice prossimità al cliente riesce ad intercettare e prevenire i rischi idiosincratici se essi sono elevati, soprattutto durante una fase di congiuntura economica.  Servono tecnologie sofisticate, come la definizione di una traiettoria con il cliente, che consente di pianificare con l'imprenditore i momenti di visita e le necessità (prevedibili) di risorse, instaurando così un rapporto di collaborazione, di fidelizzazione e privilegiato che consente di prevedere i bisogni e di intercettare tempestivamente le situazioni di emergenza.

Molto interessanti sono stati anche gli interventi degli altri relatori.

Il programma del convegno è disponibile cliccando sul seguente link LOCANDINA.

Riporto altri link che mi sembrano utili:

Cercasi rating su misura per le PMI - 7 Marzo 2011 Sole24ore

Un rating ad hoc per le PMI? - 10 Marzo 2011 - Pmi-Dome


Un intervento su un altro blog:

http://imprenditorialitaumentata.blogspot.com/2011/03/credito-instabilita-e-valutazione-del.html

lunedì 28 febbraio 2011

Reti d'impresa

Reti d'impresa: profili giuridici, finanziamento e rating
Convegno AIP - Camera di Commercio di Milano - 24 Febbraio 2011 


Il contratto di rete è uno strumento innovativo, che può essere individuato come una delle possibili soluzioni per superare i limiti dovuti alla ridotte dimensioni delle imprese italiane ed europee. 
La rete d'impresa consente infatti accrescere la capacità innovativa e la competitività delle imprese attraverso relazioni transterritoriali e transtecnologiche, superando il concetto di distretto industriale, circoscritto nel tempo (durata massima decennale) e nell'oggetto.
Si tratta di un istituto elastico dal punto di vista funazionale ed organizzativo, introdotto per rispondere ad esigenze diversificate: scambio di informazioni e di tecnologie, ma anche esercizio in comune di attività aziendali, con un fine lucrativo.
L'aggregazione strutturata può consentire alle imprese di presentarsi validamente sul mercato, senza perdere la propria individualità, e anche di essere finanziabili. 




Ma quando e come una rete può essere finanziata? 
Esiste un trade off tra elasticità e finanziabilità. Il contratto di rete è un contratto elastico, che consente alle imprese di scegliere tra diverse configurazioni: si passa dal concetto di rete-contratto al concetto di rete-società, aumentando la forza della coesione contrattuale, prevedendo la presenza o meno di patrimoni destinati e fondi patrimoniali , con o senza un organo di gestione.  All'aumentare dell'indeterminatezza della rete aumenta però la difficoltà per la banca nella valutazione dei rischi connessi al finanziamento della rete in quanto soggetto. Il merito creditizio di una rete inoltre non può essere calcolato utilizzando esclusivamente le tradizionali tecniche di credit scoring, utilizzando cioè metodologie statistiche basate su dati storici, ma deve essere stimato attraverso metodologie judgmental, integrando le analisi finanziarie con il giudizio di analisti. 


Il tema del contratto di rete, della sua finanziabilità e del suo rating è un tema di grande attualità.
Il convegno organizzato presso la Camera di Commercio di Milano il 24 febbraio 2011 lo ha affrontato - secondo il mio modestissimo parere - in un modo eccezionale, integrando aspetti giuridici con aspetti economici e finanziari. 

Per maggiori informazioni sull'evento, al quale ho partecipato con grandissimo interesse, lascio alcuni link.














sabato 26 febbraio 2011

Basilea 3: cosa cambia per le banche e le imprese italiane

 L' 11 febbraio 2011, presso la sede di Piacenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore,si è tenuto un Convegno su Basilea 3, organizzato nell'ambito del Master universitario GEOBANK in collaborazione con Cariparma e Friuladria.
Appena ho letto l'annuncio di questo evento ho pensato che sarebbe stata un'ottima idea parteciparvi, così venerdì scorso ho deciso di trascorrere una giornata nella sede emiliana della mia università.

Sicuramente sono rimasta molto soddisfatta della mia scelta.

Gli interventi che si sono susseguiti dalle 9.30 alle 13.00 hanno affrontato infatti  il tema dell'introduzione delle nuove regole da diversi punti di vista, proponendo riflessioni interessanti non solo per gli esperti del settore, gli operatori finanziari e i dottori commercialisti, ma anche per gli studenti (seppure pochi) presenti in sala.
Basilea 3 sicuramente rappresenta un motivo di grande attualità, come la necessità di sviluppare una comunicazione sempre più efficace ed efficiente tra il mondo bancario e il mondo imprenditoriale.
La crisi che negli ultimi anni ha interessato il mondo della finanza e dell'economia è stata indubitabilmente fonte di problemi e di difficoltà, ma ha posto anche importanti domande e importanti sfide, che devono essere colte, dalle banche, dalle imprese e da tutti gli attori del sistema.

Post tratto dal blog laufas88.blogspot.com